La presidente del Consiglio Damiano alla presentazione dello Scrigno del Doge: “Un progetto che richiama la grande storia di Venezia e delle sue tradizioni”

La presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, ha preso parte oggi pomeriggio alla presentazione del progetto “Scrigno del Doge”, al Caffè Florian. Nato nel cuore di Venezia tra i sestieri di San Marco e Castello, lo scrigno promuove la storia, la cultura, l’arte, l’artigianato, il merletto di Burano e le produzioni lagunari.

“Già nel nome – ha detto Damiano – questa iniziativa richiama la grande storia di Venezia e delle sue tradizioni, dal  miele di Sant’Erasmo all’arte e alla creatività dei maestri orafi. Elementi che riprendono non solo le tradizioni, ma anche la forza di questa città, unica in tutto il mondo e da sempre resiliente. Dopo l’acqua alta dello scorso novembre abbiamo trascorso mesi difficili, ai quali è seguita l’emergenza ancora in corso della pandemia. Ma Venezia sta iniziando a ripartire, attraverso eventi come  la Regata storica, l’organizzazione del Campiello qui in piazza San Marco. Passo dopo passo dimostriamo la tanta voglia di ricominciare, nonostante una normalità che deve ancora fare i conti con l’emergenza”.

La presidente Damiano ha ricordato come questo progetto richiami un’altra iniziativa importante “che è quella della candidatura del merletto di Burano a patrimonio immateriale dell’umanità. Una procedura che è ancora in corso e che dà riconoscimento a quella comunità ancora presente di merlettaie che ha voglia di proseguire questa tradizione e trasmetterla alle future generazioni. Venezia ha una grandissima storia e il progetto che oggi viene presentato lo dimostra. Voglio ringraziare tutti gli artigiani che hanno messo a disposizione la loro arte e la loro creatività”.

Lo Scrigno del Doge è composto da una parure di api in oro/argento con anello, pendente e orecchini. Tre vasetti di miele di Sant’Erasmo accompagnano il cucchiaino d’argento creato per gustare il nettare della Laguna di Venezia. E infine la tovaglietta dell’ape realizzata con la tecnica del merletto. Questo progetto, è stato spiegato nel corso della presentazione, è ispirato dall’ingegno della millenaria tradizione di Venezia che sapeva fondere stili e conoscenze per dare vita a cose nuove.