Si è concluso ieri un Giro tanto imprevedibile quanto difficile che ha fatto emergere tante novità sia dal punto di vista sportivo che mediatico.
Il trionfo di Tao Geoghegan Hart (25 anni) davanti a Jai Hindley (24 anni) ha sancito l’importante cambio generazionale i cui primi segnali già si erano visti nell’ultimo anno e mezzo in altre competizioni del calendario ciclistico internazionale.
Scorrendo l’albo d’oro della Corsa Rosa, bisogna tornare al 2008 per trovare un podio finale con i primi due corridori under 26. In quel caso era stato un 25enne Alberto Contador a salire sul gradino più alto del podio.
Il Giro d’Italia si era aperto con la cronometro Monreale-Palermo vinta da Filippo Ganna, 24enne di Verbania laureatosi campione del mondo contro il tempo appena una settimana prima. Il corridore italiano si è ripetuto nella quinta tappa, imponendosi in solitaria a Camigliatello Silano e in tutte le altre prove a cronometro (tappe 14 e 21).
Con il primo arrivo in salita sull’Etna (tappa 3), il portoghese Almeida (22 anni) ha sfilato la Maglia Rosa dalle spalle di Ganna, per tenere il simbolo del primato fino alla tappa 18, sull’arrivo in salita dei Laghi di Cancano.
Giovani anche i successi di Jhonatan Narváez (23 anni) a Cesenatico nella tappa 12 e di Ben O’Connor (24 anni), a San Daniele Del Friuli nella frazione numero 17.
GRANDI NUMERI PER LA NUOVA APP, IL NUOVO SITO E I SOCIAL MEDIA DEL GIRO
Il nuovo sito e la nuova app del Giro d’Italia raggiungono numeri di grande interesse. Il sito (www.giroditalia.it) supera quota 119 milioni di pagine ovvero il 50% in più rispetto all’edizione del 2019. Crescono anche gli utenti unici che tra sito e app superano i 7 milioni. A livello social è stata raggiunta e superata la quota dei 3 milioni di follower a testimonianza della costante crescita della fan base del Giro d’Italia.
IL GIRO SEMPRE PIÙ ECOSOSTENIBILE
Il Giro d’Italia ha voluto, anche attraverso le auto che hanno accompagnato i corridori per 3360,90 km della Corsa Rosa, dare continuità all’impegno verso l’ecosostenibilità usando una flotta di 43 vetture Toyota, 37 RAV4 e 6 Corolla Touring Sports equipaggiate con l’ultima evoluzione della tecnologia Full Hybrid Electric Toyota in grado di coniugare al meglio prestazioni con alta efficienza energetica ed emissioni di climalteranti ed inquinanti estremamente ridotte.
A completare il percorso sulla mobilità sostenibile, anche la massima espressione tecnologica di Toyota con la sua berlina ad idrogeno, la Mirai, protagonista delle tre cronometro. Una vettura a trazione elettrica, dove l’elettricità è generata a bordo utilizzando l’idrogeno, e la cui unica emissione è l’acqua.
Con il gran finale a Milano, si è concluso anche il progetto Ride Green 2020: grazie ai partner Eurosintex, Greentire, Corepla e Ricrea sono stati complessivamente raccolti 45.254 kg di rifiuti, di cui l’89% è stato avviato a riciclo attraverso i consorzi di filiera e le piattaforme di riciclo dei territori coinvolti, dando così un contributo all’economia circolare ed evitando emissioni.
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