La polizia stradale di Verona ha individuato e segnalato all’autorità giudiziaria due persone per truffa aggravata e sostituzione di persona. L’indagine riguarda il fenomeno delle false polizze assicurative per automezzi. Una truffa che crea gravissimi danni a quanti ne sono vittima. A farne le spese, questa volta, un quarantasettenne albanese che aveva subito il sequestro del veicolo, perché risultato privo di copertura assicurativa. L’uomo ha quindi sporto denuncia spiegando come fosse caduto in inganno trovando in internet una falsa compagnia assicurativa che, a prezzi concorrenziali, offriva polizze rca. Come spesso accade in questi casi, l’uomo aveva avuto contatti solo per e-mail e whatsapp ed il pagamento era avvenuto tramite ricariche post pay. Le indagini hanno comunque consentito agli uomini della Polizia Stradale, di risalire agli autori (un ventunenne di Castel Volturno ed un quarantaquattrenne di Capua) che hanno diversi precedenti specifici. La donna è stata anche accusata di sostituzione di persona per aver usato false generalità con le quali attivare le postpay su cui farsi accreditare le somme ottenute in modo truffaldino.
La Polizia Stradale ricorda come, soprattutto in caso di incidente, le conseguenze in caso di non regolare copertura assicurativa, rischiano di essere gravissime sul fronte dei risarcimenti civilistici.
Per evitare di cadere vittima di questi raggiri il comandante della Polstrada scaligera, Girolamo Lacquaniti, sottolinea la necessità di verificare la regolarità delle società di assicurazione tramite il sito dell’IVAS e la regolare copertura assicurativa sul sito dell’automobilista. Diffidare inoltre se i pagamenti avvengono attraverso forme difficilmente tracciabili come carte prepagate o trasferimento di denaro come Wester Union ed i contatti avvengono esclusivamente via mail, cellulare o istant messaging.