“L’industria dell’ospitalità è un volano per l’economia di qualsiasi destinazione turistica e la ricettività, nello specifico, è uno degli elementi distinti di una località. La montagna in questi ultimi anni ha sofferto, ma ha anche potuto beneficiare di finanziamenti importanti, sia regionali sia europei; un sostegno importante al comparto soprattutto oggi, per ripartire dopo il lockdown”.
Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricordando gli stanziamenti destinati a investimenti innovativi nel settore ricettivo turistico montano.
“Dal 2018 ad oggi siamo riusciti a sostenere 61 progetti ritenuti finanziabili per un valore complessivo di 10 milioni di euro – commenta il Governatore -, risorse POR destinate ad opere fondamentali per il sistema dell’accoglienza in previsione dei grandi eventi sportivi internazionali, dai Mondiali di Sci fino alle Olimpiadi invernali del 2026”.
“Si tratta di un forte impegno se consideriamo, oltre a questi fondi POR-FESR, anche gli stanziamenti regionali dedicati alla montagna – sottolinea Zaia -. Parlo di oltre 18 milioni di euro destinati al settore ricettivo, allo sviluppo e consolidamento di reti di impresa o creazione di nuovi club di prodotto e alle aggregazioni di impresa. Complessivamente, dal 2016 ad oggi, sono stati assegnati al comparto montano quasi 34 milioni di euro. Una iniezione di liquidità che ha avuto risposte tangibili da parte degli operatori privati, che continuano ad investire anche, e soprattutto, nel rinnovo di una offerta alberghiera, sempre più innovativa e sostenibile”.
“Nel settore c’è la consapevolezza di dover riaffermare la competitività della montagna Veneta, cogliendo le opportunità del momento – conclude il Presidente della Regione del Veneto -. Tutte le grandi sfide che attendono il Veneto nei prossimi tre anni si potranno realizzare grazie ad una gestione efficiente ed efficace della spesa pubblica. Penso ai 65 milioni di euro annui stanziati nel bilancio di previsione 2021-2023, che nel triennio assommano a ben 195 milioni di euro, in aggiunta alla riprogrammazione dei fondi strutturali europei approvata la scorsa estate dall’Amministrazione regionale”.