Ci avviciniamo alla fine dell’inverno meteorologico, che per convenzione si conclude il 28 febbraio, mentre sulla regione si registrano giornate con temperature massime di stampo tipicamente primaverile.
Un brusco anticipo della bella stagione dunque, iniziato già da alcuni giorni in montagna e che da mercoledì 24 sta interessando anche il resto del Veneto con temperature risalite, specie nelle massime giornaliere, su valori molto anomali per questa ultima parte di febbraio.
Già dalla fine della settimana scorsa, dopo l’intensa ondata di freddo registrata intorno a metà mese, l’avanzata di un robusto anticiclone sul Mediterraneo associato a masse d’aria in quota piuttosto miti, ha determinato un progressivo rialzo termico a partire dalla montagna. Sulla pianura invece, il ristagno di umidità nei bassi strati ha favorito la formazione di frequenti nubi basse con foschie e nebbie che hanno mantenuto valori termici più vicini alle medie del periodo.
Da mercoledì 24 l’entrata di aria un po’ più secca anche nei bassi strati ha contribuito a rendere la giornata molto soleggiata anche in pianura registrando un repentino rialzo delle temperature diurne, fino a raggiungere massime di 20-23°C su gran parte delle zone pianeggianti e con locali punte anche prossime ai 25°C soprattutto nel Trevigiano. Complice l’inversione termica ancora presente nelle prime ore del mattino nella pianura centro-meridionale e nelle valli, in queste zone la giornata di mercoledì 24 è stata caratterizzata anche da una forte escursione termica giornaliera con sbalzi di temperatura, tra la minima del mattino e la massima del primo pomeriggio, che in diversi casi hanno superato i 20°C circa, passando infatti da minime prossime o di poco superiori allo zero del primo mattino a massime diurne di oltre i 20°. Le temperature massime più elevate si sono registrate sulla pianura nord-orientale, in particolare nel Trevigiano dove si sono raggiunti in diverse località i 23-24°C fino a punte massime di 24.8°C a Gaiarine, 24.6°C a Villorba e 24.2°C a Treviso. Anche nel resto delle province venete si sono registrate temperature particolarmente
elevate con scarti mediamente intorno ai 10°C in più rispetto alla norma, su valori quindi tipici di fine aprile: a Verona (Villafranca) 22.2°C, a Vicenza (S.Agostino) 22.5°C, a Padova (Legnaro) 21.6°C, a Rovigo (Villadose) 20.3°C, a Venezia (Cavanis) 19.4°C, a Belluno (Aeroporto) 19.0°C.
Tali valori rappresentano in molti casi dei record di caldo in riferimento all’ultimo trentennio per il mese di febbraio, in particolare nel Trevigiano dove si sono registrati diffusi superamenti ma localmente anche in altre zone, soprattutto della pianura e della pedemontana, come nel caso di
Verona (Villafranca) dove si sono superati i precedenti record di 21.6°C del febbraio 1998 e di 21.3°C del febbraio 1997, a Padova dove il precedente record era di 21.1°C, nel Vicentino come a Breganze (22.1°C contro i 21.6°C del febbraio 2019), nel Veneziano come a Portogruaro (23.5°C contro i 21.2°C del febbraio 1998) e a Cavallino-Treporti (22.1°C contro i 18.1°C del febbraio
1998).
Anche nella giornata di giovedì 25 le temperature diurne si manterranno su valori molto superiori alla norma mentre nei giorni successivi e soprattutto tra sabato e domenica il parziale cedimento del campo di alta pressione dovrebbe determinare un progressivo, seppur temporaneo, calo termico e il ritorno a condizioni un po’ più in linea con le medie del periodo.