Tutto pronto per domenica. L’ordigno verrà trasportato e fatto brillare a Boscomantico. Chiusi i sottopassi e l’ultimo tratto di tangenziale
È tutto pronto per il ‘Bomba day’. Quello che succederà domenica mattina nel raggio di 352 metri dall’ordigno rinvenuto in via Città di Nimes, nel cantiere della filovia, è stato studiato e programmato nei minimi dettagli. In primis le operazioni di evacuazione della popolazione, con servizi navetta speciali e un centro di accoglienza alla Gran Guardia. E poi l’attivazione di posti di blocco e vigilanza in tutta la zona rossa, affinché nessuno la attraversi e le abitazioni siano al sicuro da eventuali malintenzionati. Fino alla rimozione e al trasporto dell’ordigno bellico, che non verrà fatto brillare sul posto ma a Boscomantico il giorno successivo, per non creare disagi all’Aeroclub. Domenica 28 febbraio, dalle 7 alle 12, 60 volontari della Protezione civile e altrettanti uomini delle Forze dell’Ordine saranno impegnati per garantire la sicurezza dei 1.217 residenti che dovranno lasciare le loro case. Ma anche tuteleranno le abitazioni che si trovano dentro al raggio della bomba e gli artificieri stessi, affinché possano condurre al meglio il loro lavoro e ripristinare l’area il prima possibile.
Operazioni in città. Sarà il Centro coordinamento soccorsi della Prefettura a dare il via all’intera operazione. Dalle 7 alle 8.30 la popolazione interessata dovrà essere evacuata. Dopodiché partiranno gli accertamenti per verificare che tutto sia in regola e che piazze e strade siano completamente sgombere. Un elicottero della Polizia di Stato sorvolerà la zona. Ad affiancare il Cos, ovviamente, anche il Centro operativo comunale. Per tutta la mattinata saranno chiusi al transito i sottopassi della circonvallazione esterna e l’ultimo tratto della bretella T4-T9, con uscita obbligatoria allo Stadio.
Operazioni a Boscomantico. Una volta rimossa la spoletta sul posto del rinvenimento e lasciati passare i 30 minuti di saturazione, l’ordigno verrà movimentato e scortato fino a Boscomantico. Il trasporto sarà effettuato da un mezzo militare con una staffetta della Polizia stradale. Lungo tutto il tragitto concordato con gli artificieri, saranno presenti anche un’autobotte dei Vigili del Fuoco e la Croce Rossa. In un’area già definita, è stato predisposto un fornello di brillamento con posa in opera di 100 metri cubi di sabbia asciutta. Ed è stata realizzata una trincea a protezione di una conduttura interrata del gas, che ovviamente verrà disalimentata, posta a circa 180 metri da dove sarà disinnescata la bomba da parte degli artificieri dell’8° Reggimento Genio Guastatori. Dopodichè l’ordigno verrà distrutto definitivamente. Essenziali saranno, tra una fase e l’altra, altri 30 minuti di saturazione per effettuare l’accesso alla bomba, identificare alcune schegge e verificare che l’esplosivo, in ogni sua parte, non costituisca più pericolo.
L’ordigno. La bomba inglese, probabilmente caduta su Verona nel gennaio 1945, pesa all’incirca 500 libbre ossia 250 chili e contiene 104 chili di esplosivo ad alto potenziale, che ha preservato la sua pericolosità, anzi, potenziata dal tempo e dalla sua azione corrosiva. L’ordigno, già messo in sicurezza nel momento del rinvenimento, presenta nella parte posteriore una spoletta contraddistinta dal numero 3, tale da permettere la rimozione a distanza. Ha inoltre un gancio di sollevamento e trasporto.
Regole e numero verde. I residenti della zona rossa, prima di lasciare l’abitazione, dovranno abbassare le tapparelle, aprire i vetri delle finestre, chiudere il gas, limitare l’uso del cellulare per non occupare le linee e uscire dall’area rossa entro le ore 8.30. Misure che valgono anche per negozi, esercizi commerciali e luoghi di culto presenti nell’area, all’interno della quale sarà vietata la circolazione. Per domande o dubbi è attivo il numero verde comunale 800202525.
Zona rossa. Questo l’elenco delle strade interessate dall’evacuazione: circonvallazione Oriani civici 6 e 10; piazza Renato Simoni 6, 10, 14, 31, 32, 34, 38; piazza S. Spirito 12; piazzale Venticinque Aprile 1, 2, 3, 4, 8, 10; via Albere 1, 17c, 17d, 17e; via Case Ferrovieri Porta Nuova 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 19, 20, 21, 23, 25; via G. Camuzzoni 3, 5, 6; via G. dalla Bona 2, 4a, 4, 6a, 6, 8°; via G. della Casa 26; via Luigi Piccoli 3; viale Palladio 2a, 2b, 2, 4; viale Dal Cero 3, 7, 9, 11, 13.
Centro di accoglienza. In Gran Guardia sarà allestito un centro di accoglienza per i residenti dell’area rossa. Nel rispetto di tutte le misure anti Covid, per accedere sarà necessario telefonare al numero verde dell’Urp 800202525 entro le ore 12 di domani, sabato 27 febbraio. Se qualche persona domenica mattina fosse in difficoltà nel trovare una sistemazione provvisoria potrà comunque recarvisi direttamente. Ammessi anche piccoli animali al guinzaglio.
Trasporti speciali. Un bus gratuito, riconoscibile dalla scritta ‘Servizio speciale’, collegherà la zona rossa al Centro di accoglienza, con partenza da via Palladio dalle ore 7.30, ogni 20 minuti. E proseguirà in stazione Porta Nuova (marciapiede B1), via Città di Nimes, circonvallazione Oriani, stradone Porta Palio, via Scalzi, via Valverde, piazza Bra. Le fermate saranno quelle classiche dei bus Atv. Lo stesso servizio sarà garantito anche per il ritorno, alla fine delle operazioni. Verona Emergenza si occuperà di coloro che necessitano invece di trasporto con assistenza sanitaria.
A dare tutti i dettagli dell’operazione, questa mattina in diretta streaming, in sindaco Federico Sboarina insieme all’assessore alla Sicurezza Marco Padovani e al vicecomandante della Polizia locale Lorenzo Grella. Presenti anche il vicario del Prefetto Francesca De Carlini, il capo di gabinetto della Questura Luciano Iaccarino e il Comandante dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore” Gianluca Dello Monaco.
“E’ tutto pronto. In queste settimane le Istituzioni, assieme alle Forze dell’Ordine e agli uffici hanno fatto un lavoro davvero eccellente non solo per studiare al meglio tutti i dettagli dell’operazione ma anche per ridurre i disagi per la città e i veronesi – ha detto il sindaco -. Abbiamo utilizzato tutti i canali di comunicazione per informare soprattutto i residenti della zona rossa sulle procedure da mettere in atto, poche regole, chiare ma che vanno rispettate per la buona riuscita del disinnesco. Chi non avrà un posto alternativo dove andare potrà confluire in Gran Guardia entro le 8.30, dove saranno attivati i protocolli anti-Covid. Ringrazio coloro che hanno lavorato per accelerare il più possibile le tempistiche di disinnesco, nonostante la pandemia che rende tutto più difficile. Nell’ultimo anno non ci è mancato davvero niente”.
“Gli uomini della Protezione civile e della Polizia locale affiancheranno le altre Forze dell’Ordine affinché tutto vada come pianificato e non ci siano disguidi per i residenti – ha aggiunto Padovani -. Stiamo verificando alcune situazioni di positività al Covid all’interno dell’area rossa, potrebbero esserci un paio di casi che verranno trattati in maniera conforme ai protocolli sanitari”.
“In queste settimane ben 43 tra enti, istituzioni, realtà pubbliche e private hanno lavorato insieme per pianificare, programmare e organizzare il disinnesco della bomba – ha spiegato De Carlini -. Da chi si occupa di trasporti e sottoservizi, ai gestori di telefonia, gas e luce, assieme a Prefettura, Comune, Questura ed Esercito. È stato fatto un grande lavoro per incidere il meno possibile sulla vita della città”.
“I posti di blocco saranno vigilati dalle Forze dell’Ordine – ha affermato Iaccarino -. Dovremo essere certi che nessuno resti all’interno dell’area rossa, a tutela delle persone ma anche delle case. Non permetteremo azioni di sciacallaggio durante le operazioni, la vigilanza tutelerà i palazzi affinchè nessuno se ne approfitti. E poi scorteremo l’ordigno fino a Boscomantico”.
“Tutte le tempistiche di disinnesco della bomba sono studiate nei minimi dettagli – ha concluso Dello Monaco -, alcune avverranno sul posto del rinvenimento altre invece a Boscomantico. Dalle verifiche che abbiamo effettuato sulla bomba, nel momento della sua messa in sicurezza, potrebbe essere un ordigno caduto durante l’ultima fase della Seconda Guerra Mondiale, probabilmente a gennaio quando le truppe tedesche stavano lasciando la città”.
“Anche il traffico sarà bloccato in tutta l’area rossa e nelle arterie limitrofe – ha dichiarato Grella -. Dalle ore 9, infatti, al termine delle operazioni sia i sottopassi della circonvallazione che l’ultimo tratto della bretella T4-T9 saranno chiusi alla circolazione. E i veicoli verranno deviati”.