“Ho preparato una lettera da inviare al Presidente del Consiglio Mario Draghi perché si
prenda carico personalmente della vicenda di Marco, l’imprenditore veneziano da quasi
due mesi in carcere in Sudan. È una situazione inaccettabile che mette a rischio la sicurezza
e la vita di un nostro connazionale e conterraneo: portiamolo subito a casa”: il capogruppo
di Fratelli d’Italia in consiglio regionale Raffaele Speranzon annuncia di aver interessato il
massimo rappresentante del Governo per la questione che sta tenendo in ansia una
famiglia e un intero territorio.
“Tutte le accuse che lo hanno portato all’arresto sono francamente imbarazzanti e le
continue richieste di denaro per la sua liberazione sono offensive e preoccupanti; il ragazzo
ha problemi di salute, ma nonostante questo non è stato trasferito in ospedale, e il
mediatore a cui si era rivolto è stato trovato ucciso e gettato nel Nilo. Non c’è più tempo
da perdere: nella lettera al premier Draghi ho sottolineato questa urgenza, chiedendo il
massimo impegno da parte di tutte le istituzioni per riportare Marco a Venezia dalla sua
famiglia”, l’appello di Speranzon.
Anche il mondo sportivo si è mobilitato per chiedere la liberazione di Marco: “Rilancio e
appoggio con convinzione la campagna social lanciata dalla Federazione Italiana Rugby del
Veneto con l’hashtag #SosteniamoMarco, così come non posso che accogliere la richiesta
del Venezia Rugby di far sentire da Venezia e dal Veneto una sola voce per chiedere il suo
ritorno in Italia. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si mette a disposizione per tutte le
iniziative che possono avere un impatto positivo in questa vicenda, dalle campagne social
alle attività istituzionali fino all’attivazione dei massimi livelli della diplomazia nazionale e
internazionale, come fatto con la missiva inviata al Presidente Draghi”, conclude
Speranzon.
Raffaele Speranzon
Capogruppo Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni
Consiglio Regionale del Veneto