Verona, 25 giugno 2021
Erano circa le 23 dello scorso 23 aprile, quando B.J., un 30enne kosovaro, in compagnia di una ragazza al momento ancora ignota, ha raggiunto il piazzale antistante la stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova.
Il kosovaro con una scusa ha avvicinato un anziano signore veronese di passaggio, al quale ha proposto una prestazione sessuale a pagamento.
Piuttosto infastidito, l’anziano ha rifiutato categoricamente l’offerta provocando la reazione violenta del giovane.
Infatti, questi ha derubato l’anziano del marsupio, in cui aveva tutti gli effetti personali, strappandoglielo dalla vita dove lo teneva legato. In suo aiuto è quindi accorsa una donna nigeriana, a sua volta aggredita dal kosovaro e derubata della borsa (contenente poche decine di euro, i documenti e il telefonino) dopo essere stata spinta per terra dal malvivente che immediatamente dopo è scappato via con la sua complice.
Le indagini svolte dalla Sezione rapine della Squadra Mobile sono partite visionando i filmati registrati dalle telecamere allocate sul piazzale della stazione.
Determinante è stata la collaborazione di un giovane testimone che passava da lì ed ha visto tutta la scena.
Grazie al riconoscimento fotografico, pertanto è stato possibile identificare il giovane kosovaro che abita al Saval e denunciarlo alla Procura della Repubblica di Verona.
Il Pubblico Ministero dr. Gennaro Ottaviano dopo aver valutato il lavoro della Squadra Mobile ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari dr. Luciano Gorra ordinanza di custodia cautelare in carcere per il kosovaro, che risulta già condannato numerose volte per aver commesso delitti contro il patrimonio.
Il kosovaro, regolare sul territorio italiano ma nullafacente, è stato pertanto nuovamente ospitato presso il carcere di Montorio dove gli uomini della Squadra Mobile lo hanno accompagnato ieri pomeriggio dopo averlo cercato per l’intera mattinata per notificargli l’ordine di arresto per furto aggravato e rapina.
Proseguono nel frattempo le indagini della Questura per risalire all’identità della ragazza che è stata complice del kosovaro.
Grazie per l’attenzione.