30 giugno, Paolo Fresu al Teatro Romano di Verona omaggerà David Bowie con un cast stellare. Al Chiostro, invece, va in scena Iuvenis Danza

Saranno Paolo Fresu e Iuvenis Danza a chiudere i primi dieci giorni di eventi da quasi tutto esaurito dell’Estate Teatrale Veronese. E a lasciare il posto al Festival Shakespeariano.

Domani sera, mercoledì 30 giugno, doppio appuntamento. Al Teatro Romano Paolo Fresu con ‘Heroes’, un grande omaggio a David Bowie, assieme ad un cast stellare. Sul palcoscenico anche Petra Magoni, Gianluca Petrella, Francesco Diodati, Francesco Ponticelli e Christian Meyer.

Una trentina di pezzi in tutto, tra i quali Life on Mars, This Is Not America, Warszawa, When I Live My Dream. Ogni membro della band ha dato il proprio contributo negli arrangiamenti, conferendo maggiore varietà e dinamicità al progetto. “Appena mi è stata proposta questa idea – ha spiegato lo stesso Fresu – mi sono sentito onorato ed emozionato. Ho deciso di mettere insieme una band unica, creata appositamente, con grandi musicisti ecclettici e provenienti da esperienze diverse, anche lontane dal jazz. Credo che questo sia un grande valore. Bowie è un autore immortale che è sempre stato vicino al jazz. Noi cercheremo di avere il massimo rispetto per la sua arte ma anche di essere propositivi, gettando uno sguardo nuovo sulle sue canzoni”. Petra Magoni, in quanto vocalist, godrà della maggiore libertà, ma il concerto punterà comunque sul gioco di squadra.

Lo spettacolo, proposto da Verona Jazz nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese organizzata dal Comune di Verona, è realizzato in collaborazione con IMARTS.

Al Chiostro di Sant’Eufemia, invece, andrà in scena IDENTITY di Iuvenis Danza, con le coreografie di Greta Bragantini  e Giovanna Venturini. Ultimo appuntamento dopo il susseguirsi di spettacoli, workshop e incontri con gli artisti. Un progetto quello di Iuvenis che le coreografe così descrivono: “Il concetto di identità in senso stretto corrisponde al complesso dei dati personali caratteristici e fondamentali che consentono l’individuazione o garantiscono l’autenticità, specialmente dal punto di vista anagrafico o burocratico. Ma l’identità è anche un processo di identificazione e di individuazione dell’individuo. E’ ciò che rende due cose la stessa cosa oppure ciò che le rende differenti. Tutti noi rivestiamo più ruoli, siamo un contenitore di patrimonio intellettuale, ideologico, politico, etico. Siamo quindi unicità assoluta o differenza da qualcos’altro? Nel linguaggio fisico, le coreografe di Iuvenis Danza cercano risposte a questa domanda, per scoprire quanto e come ogni identità personale e sociale possa essere ridefinita”.

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