Verona, 5 luglio 2021
Ha tentato di far salire, contro la sua volontà, una giovane a bordo di un’auto, riuscendo dopo alcuni tentativi a spingerla con forza all’interno del veicolo, trattenendola a fatica sui sedili posteriori. La giovane, però, non si è arresa ed è riuscita a divincolarsi e ad uscire dall’auto, scappando.
A quel punto, il giovane ha tentato la fuga a bordo dell’auto ma è stato immediatamente bloccato dagli agenti delle Nibbio della Questura di Verona, allertati da un uomo che aveva assistito alla scena.
È accaduto ieri, intorno alle 9.30, in Piazzale XXV aprile, dove gli agenti delle Volanti della Questura di Verona hanno arrestato un cittadino marocchino di 27 anni per tentato sequestro di persona e atti persecutori nei confronti di una coetanea.
L’uomo – che recentemente era già stato denunciato dalla giovane in più occasioni per reati simili – era riuscito ad intercettare la vittima la sera precedente in un locale in provincia, dove – in base agli elementi raccolti dagli agenti – l’avrebbe avvicinata, per poi spintonarla e minacciarla, trascinandola a terra e spruzzandole in faccia lo spray al peperoncino, che gli operatori hanno poi rinvenuto e sequestrato al momento dell’arresto.
Su disposizione del Pubblico Ministero, dott. Paolo Sachar, il 27enne è stato associato presso la casa circondariale di Montorio, in attesa della convalida da parte del giudice.
«Si tratta» – come precisato dalla Dott.ssa Vanessa Pellegrino, Dirigente delle Volanti della Questura di Verona – «dell’ultima testimonianza di violenza di genere raccolta dalla Polizia di Stato, da anni in prima linea per osteggiare questo crimine odioso che affonda le proprie radici nella discriminazione, che è frutto di retaggi culturali superati, di stereotipi e pregiudizi. Quello della violenza sulle donne» – prosegue la dott.ssa Pellegrino – «è un tema che ci impegna quotidianamente da un punto di vista preventivo ancor prima che repressivo. Ogni anno, infatti, la Polizia di Stato promuove la propria campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, nella piena consapevolezza che non è sufficiente agire solo quando il reato è consumato, ma è necessario intervenire prima, attraverso un’incisiva opera di informazione e supporto».
Grazie per l’attenzione.