Scelto il vincitore del bando organizzato dalla sezione Ana “Monte Pasubio” in collaborazione con il Comune e la Provincia di Vicenza, l’opera verrà realizzata nel piazzale di fronte alla stazione ferroviaria
Il globo terrestre e la penna degli alpini, fianco a fianco, a simboleggiare l’impegno costante, non solo locale, delle penne nere vicentine nei confronti della società. Si chiama “Penna con il mondo”, ed è il progetto vincitore del bando artistico organizzato dalla sezione Ana “Monte Pasubio” di Vicenza in collaborazione con il Comune e con la Provincia di Vicenza.
Obiettivo del bando, sul tema “Alpini per la gente, tra la gente”, realizzare un monumento a Vicenza dedicato alle penne nere beriche, in occasione del centenario della realtà sezionale previsto nel 2022. A vincere il concorso, chiuso ad aprile, l’opera di Giuliano Negretto, artista di Arzignano. Il monumento verrà collocato nel piazzale di fronte alla stazione ferroviaria, all’interno della rotatoria tra viale Roma, viale Milano e viale Venezia
Presentano oggi il modellino dell’opera vincitrice il sindaco Francesco Rucco, l’assessore al bilancio Marco Zocca, il presidente sezionale Luciano Cherobin, il vicepresidente della sezione Paolo Marchetti e il vincitore del concorso Giuliano Negretto.
“In vista del centenario nel 2022 della sezione Ana di Vicenza – afferma il sindaco Francesco Rucco – abbiamo avviato un percorso di condivisione con gli Alpini, dal quale oggi traiamo i primi frutti presentando il progetto vincitore del monumento che verrà collocato nel piazzale di fronte alla stazione ferroviaria. Inseriamo questo monumento importante in una posizione strategica, ovvero una delle porte di accesso della città. Ricordo che abbiamo voluto a tutti i costi salvaguardare la stazione in viale Roma, per la nostra amministrazione quella è la posizione della stazione e lì rimarrà. Adesso i cittadini, in partenza o in arrivo, o i turisti che giungono a Vicenza vedranno questa bellissima opera, che rappresenta la vicentinità e il connubio strettissimo della città con gli Alpini. Ringrazio quindi la sezione Ana per il lavoro svolto per questo concorso di idee”.
“Esprimo la mia più grande soddisfazione – dichiara il presidente Luciano Cherobin – per il risultato ottenuto da questo bando con un’opera artistica che, sintetizzando il cappello alpino, calato sul mondo, sta a ricordare le opere di solidarietà e di stabilizzazione della pace portate avanti dagli alpini non solo in Italia ma anche all’estero. Ricordo che l’Ana è intervenuta per esempio in Russia, in Bosnia Erzegovina, in Francia, in Albania, in Iran ed ha supportato con donazioni le operazioni di mantenimento della pace sempre in Bosnia Erzegovina, in Libano, in Somalia, in Afganistan, nella Repubblica Centroafricana ed in altri teatri dove le Truppe Alpine sono state impiegate. Ricordo gli interventi in emergenza ed in post emergenza succedutisi in Italia, laddove oltre ad intervenire con i propri Gruppi alpini e con le Squadre di protezione civile nei momenti più critici delle calamità, ha realizzato opere di ricostruzione. Infine, ricordo quello che quotidianamente la Sezione ed i gruppi alpini mettono in campo, con ore lavorate e elargizioni in denaro a fini solidaristici. Tale contributo si può sintetizzare in 137.393 ore lavorate e 148.748 euro di donazioni in denaro nel 2019 e nel 2020 131.096 ore lavorate e 151.193 euro di somme elargite. Dati che testimoniano come gli alpini vicentini hanno saputo rispondere concretamente al motto “Onorare i morti aiutando i vivi””.
Il progetto vincitore
Scelto dalla commissione giudicatrice, tra altri tredici bozzetti candidati, il progetto di Negretto prevede l’installazione di un monumento in acciaio inox, formato dal pianeta terra, circondato da una fascia, e da un’imponente penna alpina. L’opera verrà collocata su una base in acciaio cor-ten dove scorrerà dell’acqua.
“Ho riflettuto sull’evoluzione dell’alpino che non è solo al servizio del popolo italiano, bensì è operativo in tutto il mondo – le parole dell’artista Giuliano Negretto -. La straordinaria evoluzione intrapresa nel tempo dagli alpini non deve passare inosservata. Di qui, l’idea di realizzare la sfera del globo con i vari Stati e la piccola Italia da dove è partito l’alpino. Una sfera, installata sopra una calotta che rappresenta le basi solide delle origini dell’alpino, e che è bagnata da una fontana d’acqua, rappresentando così la vita. La penna è invece avvolta e sorretta da una fascia stilizzata che aggira il globo intero. Questa fascia riprende la falda del cappello degli alpini, con la penna sempre sulla sinistra. Ecco un’immagine nuova e rivalutata dell’alpinità attuale”.
La selezione
A scegliere il vincitore una commissione giudicatrice formata tra gli altri anche da Luciano Cherobin, presidente della Sezione “Monte Pasubio”, Galliano Rosset, artista vicentino, e da Marco Zocca, assessore del Comune di Vicenza. Secondo la motivazione della giuria, per la decisione finale sono state valutate “le caratteristiche artistiche, la visibilità a trecentosessanta gradi, la presenza o meno dell’elemento acqua, i vari materiali impegnati e la loro resistenza all’usura e agli eventuali atti vandalici, nonché la manutenzione degli stessi”. Tra i finalisti si segnalano anche Federico Battistin, arrivato secondo, e Tiziano Ziggiotto, arrivato terzo. Il monumento verrà a costare circa 30.000 euro ed ora la sezione “Monte Pasubio” sta cercando contributi da parte di privati, enti ed istituzioni per la sua realizzazione che dovrà iniziare presumibilmente in gennaio del prossimo anno per l’inaugurazione in settembre, sempre del 2022.