I bandi per l’internazionalizzazione e la digitalizzazione faranno da volano per 20 milioni di investimenti
Verona, 16 luglio 2021. Ad agosto quasi 2 milioni di contributi per le imprese veronesi che ne genereranno investimenti per 20. Prosegue l’impegno della Camera di Commercio di Verona per il rilancio dell’economia con due bandi di 1 milione e 900 mila euro, rispettivamente per la promozione dell’internazionalizzazione e per la digitalizzazione delle imprese scaligere.
“Il progetto River (acronimo di Riparti Verona, ndr), impegna 30 milioni di euro in tre anni per la ripartenza dell’economia scaligera”, spiega il presidente dell’ente camerale, Giuseppe Riello. “Puntiamo sull’effetto leva: 1 euro dato come contributo al 10%, sviluppa un moltiplicatore pari ad almeno 10 euro. Ci aspettiamo almeno venti milioni di euro di investimenti da parte delle nostre imprese. Il sistema camerale intende rafforzare la capacità delle imprese di operare sui mercati internazionali, assistendole nell’individuazione di nuove opportunità di business nei mercati già serviti e nello scouting di nuovi o primi mercati di sbocco. In questa delicata fase dell’economia globale, particolare impegno è rivolto alla valutazione di eventuali possibilità di mercato in aree meno toccate dall’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 o nei paesi che per primi si apriranno di nuovo agli scambi internazionali, aiutando in tal modo le Micro, Piccole e Medie Imprese (mpmi) a diversificare i propri sbocchi commerciali”.
Le domande devono essere presentate, esclusivamente in modalità telematica, dalle ore 8:00 del 25 agosto alle ore 21:00 del 08 settembre 2021 per entrambi i bandi. Le informazioni e la modulistica sono reperibili sull’home page del sito della Camera di Commercio di Verona nella sezione Focus on, al link www.vr.camcom.it .
Nel caso del bando per l’internazionalizzazione, il contributo concesso sarà pari al 50% delle spese ammissibili, sino ad un importo massimo di 12mila euro per impresa e 13mila per le imprese under 35 e femminili. L’importo è elevabile di 2.500 euro per le domande presentate da aggregazioni di imprese. L’investimento minimo deve essere di 5mila euro.
“La digitalizzazione è un asset fondamentale per la competitività delle imprese per cui la Camera di Commercio – prosegue Riello – vi ha destinato 900mila euro. Miriamo a sviluppare la capacità di collaborazione tra micro, piccole e medie imprese e tra esse e soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie 4.0, attraverso la realizzazione di progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0 e modelli green oriented. L’obiettivo è di favorire interventi di digitalizzazione ed automazione funzionali alla continuità operativa delle imprese durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e alla ripartenza nella fase post-emergenziale”.
Dei 900mila euro, 700mila sono destinati ad investimenti sotto i 20mila euro con un minimo di 2mila euro (Misura A), mentre 200mila sono riservati a investimenti dai 20mila euro (Misura B).
Per gli investimenti sotto i 20mila euro (Misura A), le imprese potranno ottenere un voucher fino al 50% dell’investimento ammissibile per un importo massimo di 7mila euro. Voucher che aumenta a 8mila euro per le imprese under 35 e per le imprese femminili. Per gli investimenti a partire da 20mila euro (misura B) il voucher sarà pari al 50% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 15mila euro, elevabili a 16mila per le imprese under 35 e per quelle rosa.