“Riqualificazione urbana, rigenerazione del territorio, nuovo decoro a parti della città da tempo in disuso: sono gli obiettivi che guidano l’agire di questa Amministrazione anche nella realizzazione del progetto redatto per dare nuova vita al complesso del “Compendio ex Luzzatti”. Con queste parole gli assessori all’Urbanistica, Massimiliano De Martin, e alle Politiche educative, Paolo Romor, spiegano l’intervento che porterà alla realizzazione di un nuovo asilo e di 66 abitazioni che andranno ad incentivare la residenzialità in città attraverso un sistema di locazioni in “social housing”.
“Nello specifico – continuano congiuntamente gli assessori – il progetto di riqualificazione prevede la sistemazione di un’intera zona dove si andranno a realizzare non solo il completo rifacimento di un edificio degli anni 60 in parte abbandonato e in parte utilizzato provvisoriamente come asilo nido, un fisso ereditato dalle precedenti giunte, ma anche una nuova struttura idonea dove poter accogliere questi bambini ai quali, finalmente, poter garantire dei locali opportuni per la loro crescita. Un’operazione a costo zero per il Comune, che rispetta l’impegno che questa Amministrazione si era presa con i cittadini di mantenere il servizio scolastico in zona, e che quindi vedrà sorgere, all’interno del limitrofo compendio già esistente di via Catalani, l’Istituto Comprensivo Francesco Querini, la nuova sede per l’asilo nido, che accoglierà circa 60 bambini di un’età inferiore ai 3 anni.
Ogni decisione fin qui assunta in merito all’Area del Compendio che, teniamo a ricordare, era stato inserito nei beni alienabili già nel 2010 dalle passate amministrazioni, ha visto sempre la massima trasparenza da parte del Comune fortemente convinto che, in tutto questo processo, sia evidente il beneficio sia per i residenti che per le famiglie. Nel dettaglio avremo, al posto di un vecchio edificio anni 60, abbandonato, un moderno condominio composto da 66 appartamenti in classe A1 che saranno tutti assegnati in social housing quindi a canone calmierato e, nel tempo, con possibilità di acquisto agevolato, da destinare ad altrettante famiglie nel pieno centro di Mestre. Al tempo stesso, manterremo in zona l’asilo nido facendone costruire uno tutto nuovo da destinare ai bambini del Millecolori. Una decisione presa dopo aver vagliato tutte le altre possibilità restando la migliore per tempi di realizzazione e ubicazione a servizio del quartiere, così da permettere la creazione di un grande, unico, polo educativo 0-14: dal nido alla secondaria di primo grado passando per la scuola materna e primaria. Un’opportunità irripetibile per realizzare preziosi progetti educativi in continuità tra i vari gradi di formazione scolastica.
Certamente non è nostra intenzione nascondere che la decisione presa comporterà una inevitabile riduzione della zona verde di competenza dell’Istituto Comprensivo Francesco Querini, parte del quale tuttavia non versa in buone condizioni. È altrettanto vero però, come ci dicono i dati forniti dai progettisti, che si utilizzerà un’area massima coperta di 663 mq (superficie edificio) ai quali si aggiungeranno 615 metri quadri di giardino dedicato su un totale complessivo di aree scoperte della primaria Querini che consteranno di 2575 mq. A queste però andrebbero aggiunte le superfici attrezzate a verde e giochi della scuola secondaria adiacente. Inoltre è giusto ricordare che sullo stesso lato ad est, dove appunto insistono le aree del nuovo asilo, permarranno ulteriori spazi di giardino libero ad est fronte via Piraghetto, fronte via Catalani e ulteriori spazi a sud confinanti con altri edifici residenziali. Tutte aree che saranno oggetto di completo rifacimento del manto e miglioramento dell’arredo urbano, con l’installazione di nuovi giochi, mantenendo le alberature lungo via Piraghetto e tutte quelle prospicienti il fronte est della scuola primaria. Non solo: si procederà inoltre ad una completa riqualificazione dello scoperto sul lato ovest per ulteriori mq 750, attualmente non utilizzato per le attività dei bambini.
Numeri che dimostrano come gli unici obiettivi che ci siamo posti e che hanno mosso le nostre decisioni sono stati quelli di riqualificare la zona, di dare una sistemazione opportuna all’asilo nido e di garantire ai bambini consoni spazi per le attività all’aria aperta. Abbiamo voluto procedere su questa direzione e abbiamo fatto tutto nella massima trasparenza proprio per essere aperti ad un confronto con quanti abbiano la necessità di approfondire, in buona fede e senza pregiudizi dettati da posizioni contrarie “a prescindere”, le motivazioni che hanno spinto questa Amministrazione a intervenire secondo quanto appena raccontato. Chi invece pensa di sfruttare la situazione per un tornaconto elettorale o per far perdere tempo prezioso, vedasi l’ormai consueta interrogazione di alcuni esponenti del partito che fu maggioranza sull’argomento, ci troverà a rispondere con i fatti. Cosa che questa Amministrazione ha dimostrato di saper fare molto bene concludono gli Assessori – non perdendosi in chiacchiere e polemiche ma spingendo affinché si lavori nella direzione di dare ai cittadini le risposte più opportune e puntuali alle loro richieste di intervento e ai bambini strutture sicure e adatte alla loro vita”.
Per quanto riguarda il progetto questo si articola nelle due strutture. Da una parte l’asilo, dall’altra il nuovo condominio.
Il progetto del nuovo asilo si inserisce dunque in un contesto adeguato e già attrezzato al servizio scolastico riqualificando la parte retrostante del fabbricato esistente destinato a palestra, realizzando in adiacenza al muro cieco di questo volume, un nuovo fabbricato di un unico piano, che caratterizzerà il cortile sul retro con forme permeabili, che nelle geometrie e nei colori richiamano l’immaginario ludico dell’infanzia.
L’ingresso al nuovo asilo sarà indipendente da quello esistente che serve la scuola Querini ed è stato previsto, per opportune ragioni dimensionali e di sicurezza, nell’angolo tra via Catalani e via Piraghetto, dove, nell’ intersezione dei due marciapiedi, lo spazio dedicato ai pedoni si amplia già oggi garantendo uno spazio di attesa adeguato anche all’esterno della cancellata. Per raggiungere il fabbricato dal cancello d’ingresso sono previste delle leggere rampe garantendo l’accesso anche a persone con disabilità, a carrozzelle e passeggini.
L’edificio, superato il vestibolo d’ingresso caratterizzato dalla forma circolare, poi si sviluppa a pettine, in forme che richiamano l’immaginario ludico dell’infanzia e prevedendo nel manufatto che si sviluppa a nord le attività di servizio mentre nei blocchi lineari a pettine, le attività dedicate alla didattica, al gioco e al riposo dei bambini.
Come previsto dalla normativa, le aree dedicate a divezzi, semidivezzi, e lattanti sono distinte fra loro e spazialmente ben caratterizzate da tre manufatti diversi, formalmente distinti e funzionalmente dotati delle singole funzioni per le tre fasce d’età dei bimbi. Formalmente le teste dei tre manufatti che si estendono a pettine verso sud sono caratterizzate da ampie aperture finestrate mentre sui fianchi sono più chiuse e attrezzabili. Sulle coperture, opportunamente mascherati, saranno collocati gli impianti tecnologici. Particolare cura è stata posta alla possibilità di sorvegliare gli ambienti e gli spazi scoperti.
In merito al dimensionamento, con riferimento alle necessità di realizzare un asilo per 60 bambini e alla relativa normativa, in particolare alla Dgrv 84/07, sono stati rispettati gli standard previsti, sia per gli spazi interni che esterni.
Per quanto riguarda infine il progetto delle nuove residenze, l’intervento prevede la demolizione dell’obsoleto fabbricato ex Luzzatti, e la contestuale ricostruzione, in suo luogo, di un fabbricato lineare con superficie coperta inferiore di circa il 20% dell’attuale. L’edificio sarà destinato, per volontà della committenza e con la partecipazione di un Fondo dedicato all’edilizia convenzionata di qualità, ad appartamenti in “Social Housing”. La nuova struttura è progettata attraverso intervento diretto e in attuazione e rispetto dei parametri previsti dal Piano Casa, e prevede a fronte della demolizione citata, la riqualificazione del lotto e del fronte stradale, attraverso la costruzione di un fabbricato lineare con il prospetto principale arretrato e parallelo alla strada, con viabilità e parcheggi interni indipendenti da questa. L’edifico di 6 piani prosegue la cortina edilizia dei due fabbricati precedenti a nord sullo stesso fronte di altezza di 4 e 5 piani.
La progettazione delle residenze ha come obiettivo la realizzazione di nuove e attuali forme di abitare che sappiano cogliere le esigenze della società contemporanea ed è frutto della collaborazione con l’attività e l’esperienza maturata del Fondo specializzato nello sviluppo di progetti di questo tipo che prevedono adeguati dimensionamenti degli alloggi, degli spazi condivisi e scoperti, qualità nelle finiture e prestazioni energetiche elevate, e evidentemente accessibili a prezzo convenzionato, in particolare per le giovani famiglie.