Sono in corso i lavori di messa in sicurezza della cupola della chiesa di Santo Stefano, dopo l’evento meteorologico che ha interessato la città nel tardo pomeriggio di martedì 27 luglio e che ha danneggiato anche il rivestimento del manto di copertura in rame della cupola.
Molte lastre sono state, infatti, risucchiate e divelte dal forte vento che le ha spostate dalla loro sede, facendone volare quattro. Grazie all’utilizzo di un drone le lastre in rame staccatesi dalla cupola e volate sui tetti sono state ritrovate e recuperate da operatori di Amcps già lo scorso 28 luglio.
Nei giorni scorsi, quindi, è iniziato il riposizionamento delle lastre divelte con una operazione di messa in sicurezza a cura di una squadra di operatori che, grazie ad una piattaforma messa a disposizione da Amcps, stanno lavorando in quota su fune.
Le lastre già rimesse in sede sono state fissate alla struttura in legno della cupola, ma essendo stata persa l’integrità dei risvolti originari delle lamiere in rame che le tenevano unite, è in corso la posa di una membrana impermeabile traspirante, in polipropilene composito, per la protezione dell’edificio contro i rischi di infiltrazione di acqua. Contemporaneamente viene collocata una rete metallica leggera, in acciaio armonico, tesata con funi in acciaio per scongiurare altri distacchi delle lastre in attesa di un prossimo restauro.
“Vista la tipologia dell’edificio, la difficoltà di accesso e le altezze, andiamo ad eseguire un intervento per la messa in sicurezza della cupola con lavori in quota su fune e piattaforma mobile con personale specializzato e formato ad utilizzare vere e proprie tecniche alpinistiche – spiega il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Matteo Celebron –. Si tratta di un intervento tampone, resosi necessario dopo gli eventi atmosferici della scorsa settimana. Essendo un edificio costruito, in stile barocco, tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo, servirà avviare l’iter per valutare l’ipotesi di un restauro complessivo”.