Verona. Chiude l’hub in fiera per le vaccinazioni. Quasi 35 mila persone vaccinate in 6 mesi

Quasi 350 mila persone vaccinate in poco più di 6 mesi, 400 volontari della Protezione civile distribuiti su oltre 5 mila turni, 520 agenti della Polizia locale, a cui si aggiungono le centinaia di medici e specializzandi, studenti universitari, personale della Fiera, della Croci dell’emergenza e delle Forze dell’ordine.

E’ tempo di bilanci per l’hub vaccinale aperto in fiera il 15 febbraio, oggi al suo ultimo giorno di attività prima di trasferirsi alla Caserma Duca di Montorio. E i numeri raccontano di come, un’esperienza pionieristica come una campagna di vaccinazione di massa, sia diventata punto di eccellenza del territorio con un servizio efficiente che ha saputo rinnovarsi e migliorarsi strada facendo. Ciò grazie ad uno straordinario lavoro di squadra tra Comune, Azienda ospedaliera, Ulss 9 Scaligera, Fiera, Protezione Civile e associazioni di volontariato, unite per dotare la città di un centro vaccinale in grado di immunizzare l’intera popolazione.

Da domani l’attività continuerà alla Caserma Duca, ritenuta il sito più idoneo per garantire la continuità del servizio, che in questo modo non viene sospeso nemmeno per un giorno, e mantenere gli stessi standard presenti in fiera, a cominciare dall’ampio parcheggio e dall’ubicazione strategica della Caserma.
La nuova organizzazione risponde alle esigenze di allestimento della Fiera, i cui padiglioni si preparano ad ospitare ben quattro manifestazioni solo nel mese di settembre. Ma anche all’andamento della campagna vaccinale che, per esaudire le nuove richieste non necessita più di spazi così ampi.

Si apre infatti una nuova fase, che punta a delocalizzare il servizio e, soprattutto, a raggiungere il maggior numero di cittadini non ancora immunizzati.

Hub vaccinali. La Caserma Duca diventa il principale punto vaccini in città, ma non sarà l’unico. Per compensare alla capacità di somministrazioni della fiera, l’Azienda Ospedaliera ha individuato come punto vaccinale aggiuntivo l’ex Geriatrico dell’Ospedale di Borgo Trento. Dai primi di settembre, infatti, le somministrazioni saranno effettuate anche al  secondo piano dell’edificio da cui si accede da via Mameli. Il prossimo step a cui si sta lavorando, sono microprogetti da realizzare all’interno dei reparti ospedalieri e coinvolgendo la medicina del territorio.

Punti tampone. Da domani chiude anche il padiglione della fiera riservato ai test diagnostici.  Resta attivo il punto drive-in di via Forte Garofolo a San Giovanni Lupatoto, aperto tutti i giorni domenica compresa dalle 7 alle 19. Dal 1° settembre torna operativo il punto tamponi all’ospedale di Marzana, mentre dal 2 settembre sarà aperto un nuovo punto tamponi al Centro Camilliano tra Borgo Trento e Ponte Crencano, in un’area dotata di parcheggio e facile da raggiungere.

Volontari. Davvero tanti i cittadini che, a vario titolo, hanno risposo all’appello di Comune e istituzioni per contribuire a migliorare sempre di più il servizio fornito in fiera a vantaggio di tutta la comunità. Anzitutto la Protezione civile, che sin dal primo giorno si è resa disponibile con i 400 volontari che fanno parte delle 20 associazioni della Consulta comunale della Protezione civile, a cui si aggiungono associazioni come Tocatì, Straverona, Verona Marathon, Fevoss e e le federazioni sportive.

Bilancio dell’attività in fiera e nuovi obiettivi della campagna vaccinale sono stati illustrati oggi nel punto stampa allestito all’interno del padiglione dedicato alle somministrazioni. Presentil sindaco Federico Sboarina, il direttore generale Ulss 9 Pietro Girardi, il direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera Roberto Sembeni, il vice presidente della Fiera Matteo Gelmetti, il comandande della Polizia locale Luigi Altamura e il responsabile Consulta di Protezione civile Marco Semprebon.

“Questi mesi in Fiera saranno ricordati per la capacità di dare ai cittadini un servizio efficiente – ha detto il sindaco Sboarina-. Insieme abbiamo gestito una campagna vaccinale senza precedenti, avviando da pionieri un servizio che, giorno dopo giorno, è diventato un centro di assoluta eccellenza. Abbiamo fatto numeri incredibili, ciò grazie ad uno straordinario lavoro di squadra e soprattutto grazie all’insostituibile supporti dei tantissimi volontari che hanno risposto all’appello delle istituzioni e che, ancora una volta, dimostrano quanto sia forte il senso di solidarietà dei veronesi. Ora questo spazio torna a servire la Fiera per i prossimi allestimenti, un segnale positivo verso il ritorno alla normalità e a cià che le fiere rappresentano per l’indotto economico del territorio. La campagna vaccinale prosegue invece alla Caserma Duca e negli alltri centri individuati, garantendo già da domani la continuità del servizio. Un’ulteriore sfida vinta”.

“Venivamo a cronometrare le diverse fasi per capire come migliorare il servizio – dice Girardi ricordando i primi giorni di apertura del centro in fiera-. E’ stata data una straordinaria risposta sociale alla comunità, che si è sentita sicura e seguita, anche psicologicamente. Per tutto il personale coinvolto è stata una grandissima prova di professionalità, oltre che un’esperienza umana che ci ha fatto crescere sotto molti punti di vista. Ora l’attenzione si sposta su una campagna di vaccinazione più decentrata e al coinvolgimento dei medici di base”.
“Da subito la Fiera ha dato tutto il supporto possibile per far fronte alle emergenze e alle criticità legato alla pandemia – ha detto Gelmetti -. Per noi questo è un momento storico, finalmente i nostri padiglioni tornano ad ospitare le fiere, ben quattro nel mese di settembre”.

“La Polizia locale è stata presente con 526 agenti, impegnati sia sulla gestione della viabilità che all’interno del padiglione – ha aggiunto Altamura-. Siamo contenti di tornare ai servizi legati alle manifestazioni fieristiche, un segnale davvero positivo che ripaga del lavoro fatto in questi mesi”.

“I volontari della Consulta comunale di Protezione civile si sono alternati in più di 5 mila turni – ha detto Semprebon-. Numeri impressionanti, che confermano il primato europeo dell’Italia in fatto di volontariato, la nostra Protezione civile è un punto di vanto che tutti ci invidiano”.