Verona, 2 ottobre 2021.
Negli ultimi anni, a Verona e provincia, è emersa la presenza di persone collegate a gruppi criminali di tipo mafioso, in particolare nel settore economico locale. Da osservatore privilegiato del contesto produttivo e commerciale, cosa ne pensa?
Il nostro è un territorio ricco e proprio per la sua ricchezza appetibile alle organizzazioni illegali. Da più parti infatti abbiamo avuto notizie di queste situazioni tanto più subdole e rischiose perché poco evidenti. Inoltre, colpendo e trovandosi implicate aziende conosciute si innesca un sentimento di vergogna che rende difficile la denuncia. Ma sono fiducioso, proprio perché conosco i nostri imprenditori, so che abbiamo gli anticorpi per far fronte a questi rischi. In questo senso il ruolo delle associazioni di categoria e della Camera di Commercio è fondamentale per non lasciare da sole le imprese in difficoltà.
Quali sono i settori industriali maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose nel territorio veronese?
Ci sono settori che per le loro caratteristiche possono essere più appetibili per la criminalità perché l’ingresso in questi ambiti consente loro di raggiungere i propri obiettivi in modo più efficace e rapido. Ma ci sono anche aziende che in momenti di crisi, di difficoltà economica e di accesso al credito si avvicinano a situazioni malavitose e finiscono per essere ricattabili e a non avere più il controllo della propria azienda.
La mafia si è fatta impresa, un modello di business difficile da individuare, che azioni si potrebbero mettere in atto per contrastarne la diffusione nell’economia locale?
È fondamentale l’informazione. Gli imprenditori devono sapere che esistono strumenti a supporto delle aziende in difficoltà e delle aziende che denunciano situazioni illegali. Strumenti che consentono ad esempio di accedere a fondi proprio dedicati alle imprese in crisi avvicinate o taglieggiate dalle organizzazioni criminali. Per questo la consulta della legalità è molto importante e la sua attività divulgativa è fondamentale per creare una rete di protezione. Quello che mi sento di aggiungere è che è necessario rivolgersi sempre a professionisti, evitare in ogni modo scorciatoie e, in caso si percepisca qualcosa di strano, di denunciare subito. Da un confronto con i rappresentanti delle forze dell’ordine è proprio emerso che spesso per una scelta avventata ci si trova coinvolti in un circolo vizioso in cui si arriva in breve tempo ad essere totalmente in balia di organizzazioni criminali.