Bene comune, diritti della persona e costruzione del futuro per le nuove generazioni. Sono questi i grandi temi al centro del ‘Festival Terra2050. Credenziali per il Nostro Futuro’ in programma dal 13 al 24 ottobre. Sedi dell’ampio e articolato convegno saranno le città di Verona e Mantova, oltre ad alcuni comuni di entrambe le province, dove gli eventi, le conferenze e le mostre saranno dislocate in diverse sedi prestigiose.
Ad aprire il Festival, mercoledì 13, alle ore 9 all’Università di Verona, il convegno scientifico ‘Alla ricerca dell’equilibrio: verso uno sviluppo sostenibile’.
Cuore del Festival, la volontà di creare un ampio spazio-tempo di riflessione e confronto volto a consolidare le libertà personali e a costruire un’etica pubblica, in grado di realizzare un vero sviluppo sostenibile che, in egual misura, valorizzi l’ambito fisico, umano ed economico del nostro Pianeta.
Promotore del progetto è l’associazione “Terra2050. Credenziali per il Nostro Futuro” Onlus, che ha esclusiva finalità di solidarietà sociale e di sviluppo culturale.
Numerosi i patrocini di cui gode il Festival, tra cui quelli del Ministero della Transizione Ecologica, del Consiglio d’Europa, della Regione Veneto, della Provincia di Mantova, del Comune di Verona.
Principali eventi in programma a Verona. Mercoledì 13, alle ore 9 – Università di Verona. Convegno scientifico: ‘Alla ricerca dell’equilibrio: verso uno sviluppo sostenibile’.
Domenica 17 ottobre, alle ore 10 – Sport Palalinte, Erbezzo,Verona. Seminario: ‘La Lessinia tra presente e futuro. Solidarietà e bene comune’.
Lunedì 18, alle ore 9 – Università di Verona. Convegno scientifico internazionale: ‘Non so nemmeno in che strada sia il Canada: la cartografia, ieri, oggi, domani’.
Da sabato 16 ottobre al 28 novembre – Bastione delle Maddalene. Mostra d’Arte: ‘Nel respiro del mondo’.
Giovedì 21, alle ore 10 – Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona. Seminario: ‘Dai ghiacciai del mondo ai problemi del futuro del Pianeta’.
Venerdì 22, alle ore 15, Porta Palio. Seminario: ‘Essere responsabili per essere solidali. Testimonianze’.
Venerdì 22, alle ore 21, Fonderia Aperta Teatro. Spettacolo teatrale ‘Prove per un sogno di mezza estate’.
Sabato 23, alle ore 10, Fattoria Sociale Tezon – Veronella. Seminario e mostra: ‘Storia e azione sociale nel territorio di Veronella’. Domenica 24, dalle ore 10 alle 13, Porta Palio. Evento ‘Quali credenziali per il nostro futuro’.
Programma completo eventi al link www.festivalterra2050.com. Per informazioni è possibile scrivere a info@festivalterra2050.com. Tutti gli eventi si terranno nel pieno rispetto delle normative vigenti anti Covid.
Il Festival e le iniziative in programma sono stati presentati oggi in Municipio dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore Francesca Toffali. Presenti la presidente dell’associazione Terra2050 e professore associato di Geografia dell’Ambiente e del Paesaggio all’Università Maria Pappalardo, il Pro Rettore Vicario dell’Università di Verona Roberto Giacobazzi. Inoltre, il presidente Amia Bruno Tacchella, Ilaria Ferrari di Fondazione Biblioteca Capitolare di Verona, il presidente CONFIMI Industria Digitale Domenico Galia, l’amministratore della GlobalMap Andrea Bonomo, Matteo Vanzan fra i curatori della mostra ‘Nel respiro del mondo’ in programma al Festival.
“Una iniziativa particolarmente interessante – evidenzia il sindaco – che a pieno titolo si inserisce in un contesto storico in cui le tematiche ambientali sono diventate uno dei punti centrali del dibattito economico-sociale ma, soprattutto, fra i principali obiettivi affrontati nei programmi politici nazionali e internazionali. Il futuro del Pianeta, da garantire attraverso una mirata e strutturata salvaguardia del suo ecosistema, ci obbliga ad un cambio radicale delle nostre abitudini. Cosa ancora più importante, ci chiede di creare, nelle nuove generazioni, una cultura diversa nei confronti dell’ambiente, dove la sostenibilità rappresenti la parola chiave da cui far generare tutte le attività presenti e future in favore della conservazione del nostro Pianeta. Il costante cambiamento climatico, con fenomeni sempre più devastanti e incontrollati, ci impone di modificare repentinamente le nostre abitudini, strutturando nel lungo periodo efficaci politiche comuni, velivoli sia a livello locale che, in una visione più allargata, a livello mondiale”.
“Il 2050 è la data limite, secondo le principali previsioni scientifiche, oltre cui non sarà più possibile modificare lo stato di deterioramento del Pianeta e del suo ecosistema – dichiara la presidente Pappalardo -. Dobbiamo essere in grado di generare delle credenziali comuni per riuscire ad affrontare le emergenze di oggi e strutturare un’etica condivisa in favore del bene comune. Per questo all’interno del Festival vengono proposti eventi diversificati, con proposte per tutte le età. Tredici giorni di iniziative, che vedranno la partecipazione di numerosi professionisti, per un dialogo aperto e condiviso sui problemi e le possibili soluzioni per garantire un futuro al nostro ecosistema e, con esso, a tutti noi”.
“Da anni Amia – commenta il presidente Tacchella – è impegnata in prima linea nel promuove e valorizzare un nuovo modello economico e culturale di bioeconomia circolare. L’obiettivo è quello di ottimizzare e migliorare a 360° tutto il settore che gira intorno al mondo dei rifiuti, della cura e manutenzione del verde cittadino, della raccolta differenziata e sulle inevitabili e relative ricadute sull’ambiente e sulla collettività. Questo appuntamento rappresenta un momento importante di riflessione ed analisi sul tema della sostenibilità ambientale, ormai entrato in modo consistente nei progetti di molte imprese e nel tessuto economico delle nostre città”.
“L’Università è sempre al fianco della città nella promozione di eventi di questa importanza – sottolinea Giacobazzi -. In particolare, per questo Festival, tutto l’Ateneo è direttamente coinvolto, con interventi interdisciplinari che mirano a far emergere proposte e soluzioni in favore del futuro del Pianeta”.