Venezia, 5 novembre 2021
“Nell’ampio quadro delle politiche per il lavoro regionali, il tirocinio è una misura sempre presente, che garantisce un buon livello di ricollocazione con un ruolo centrale da parte dei Centri per l’Impiego. La Regione del Veneto promuove un sistema di tirocini basato su regole chiare, tirocini di qualità che garantiscono un’esperienza formativa qualificante, con un accurato e regolare sistema di monitoraggio e verifica. E questa è la ragione che porta 3 tirocinanti su 4 a trovare occupazione entro un anno dall’avvio del tirocinio nella nostra regione”.
Così l’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan commenta i dati dello studio condotto dall’Osservatorio di Veneto Lavoro sui tirocini extracurricolari a livello regionale, che indicano oltre 40.000 i tirocini attivati ogni anno in Veneto da più di 20.000 aziende. Dal 2008 al 2019 si è passati da 16.000 a oltre 40.000 tirocini attivati (30.000 sono tirocini di inserimento e reinserimento lavorativo rivolti a disoccupati e occupati alla ricerca di una nuova occupazione), con un picco massimo di oltre 47.000 tirocini nel 2017 e una battuta d’arresto nel 2020 a causa della pandemia.
“Il tirocinio si conferma una politica attiva, efficace per l’inserimento lavorativo delle persone alla ricerca di un’occupazione, e un utile strumento di orientamento al lavoro – sottolinea ancora Donazzan -. Anche ciò, come nel caso dell’assegno per il lavoro, dimostra come credere e investire sulle politiche attive e, quindi, sull’accompagnamento dei lavoratori porti a risultati ottimi. Ribadisco che non è più il tempo di proporre politiche esclusivamente passive o solo di sussidi, ma tutto dovrebbe essere condizionato all’impegno della persona che cerca occupazione”.
I tirocinanti sono generalmente persone giovani, perlopiù di età compresa tra i 20 e i 24 anni, di cittadinanza italiana e con un titolo di studio medio-alto (diploma o laurea). Negli ultimi anni tuttavia, anche a seguito delle nuove normative che, a partire dal 2017, hanno esteso la platea dei tirocinanti, sono aumentati anche i soggetti adulti (+16% tra il 2016 e il 2019) e gli over 55 (+81%). A cercare tirocinanti sono prevalentemente aziende di piccole dimensioni, molte delle quali nel corso dell’anno assumono un tirocinante senza ricorrere all’assunzione di altri lavoratori.
Il tirocinio è particolarmente diffuso per figure professionali qualificate dei servizi (principalmente attività commerciali e turistiche), ma anche figure tecniche e impiegatizie, mentre più raramente il tirocinio riguarda le basse qualifiche. Riguardo al peso dei tirocini rispetto ad altre tipologie contrattuali spiccano invece professioni quali ricercatori universitari e altre figure professionali di tipo intellettuale (chimici, fisici, matematici, ingegneri, architetti, biologi, agronomi, veterinari, specialisti in scienze giuridico-sociali) e quelle tecniche (rapporti con i mercati, distribuzione, finanza, gestione aziendale, costruzioni, informatici, statistici).
Le province con i numeri più elevati sono Padova (9.500 tirocini medi annui), Treviso (8.500) e Vicenza (8.000), che insieme raccolgono il 60% degli stage complessivi. Seguono Verona e Venezia (6.000 tirocini ciascuno) e le province più piccole di Rovigo (2.000) e Belluno (1.000).
L’approfondimento statistico dell’Osservatorio Mercato del Lavoro “I tirocini extracurricolari in Veneto 2016-2020” è disponibile nella pagina dedicata del sito di Veneto Lavoro www.venetolavoro.it/tartufi.