Ennesimo caso di “furbetto” della patente, il sesto da inizio anno, scoperto grazie al continuo lavoro della Polizia locale in collaborazione con i funzionari della Motorizzazione per scovare chi usa sistemi tecnologici per superare l’esame di teoria.
Ad essere scoperto questa volta è stato un 19enne indiano residente a Verona che, dopo aver superato l’esame, è stato individuato e bloccato dal personale della Motorizzazione e del Laboratorio Analisi Documentale della Polizia Locale. Addosso aveva un cellulare, un ripetitore di segnale, una telecamera e un microauricolare. Il ragazzo, una volta scoperto, ha spinto nella cavità interna dell’orecchio l’auricolare, tanto da ricorrere all’aiuto di un otorinolaringoiatria del Pronto Soccorso per recuperare lo strumento. Successivamente è stato segnalato alla Procura della Repubblica per i reati di truffa e per falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titolo di guida.
Questo caso dimostra ancora una volta che esiste un vero e proprio mercato con organizzazioni che forniscono strumenti e aiuti a persone straniere, disposte a pagare dai 500 ai 1000 euro ad esame per ottenere illegalmente la patente di guida.
Due invece sono le patenti false sequestrate dagli agenti. Martedì 16 novembre, in via Case Ferrovieri Porta Nuova, una pattuglia impegnata nel controllo del territorio ha fermato un ciclomotore che circolava più volte nelle per le vie della stazione senza apparente motivazione. Alla guida è stato identificato un cittadino extracomunitario ma residente in Italia dal 2014, che ha mostrato una patente di guida pakistana, risultata contraffatta dopo il controllo del Laboratorio Analisi Documentali. Il documento è stato posto sotto sequestro penale e il conducente sanzionato con 5mila euro per guida senza patente in quanto mai conseguita, mentre il veicolo è stato posto sotto fermo amministrativo per 3 mesi. Sono in corso accertamenti tramite l’ambasciata pakistana per una verifica più completa sulla persona e sulla patente.
Giovedì 18 invece, in via Tevere, una pattuglia impegnata nel controllo del mercato rionale di piazzale dei Martiri d’Istria, ha controllato una Ford Galaxy con targa italiana, guidata da una cittadina moldava con nazionalità romena. Il veicolo è risultato regolare, ma sono sorti dubbi di autenticità relativamente alla patente romena di guida. A seguito del controllo del personale del Laboratorio Analisi Documentali infatti è risultata abilmente contraffatta, per cui posta sotto sequestro penale. La conducente è stata sanzionata con 5mila euro per guida senza patente. La Motorizzazione romena ha confermato poi che la donna era in possesso di un documento contraffatto perché priva di patente di guida.
Entrambi i casi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Verona per i reati di uso di atto falso e concorso nella contraffazione del documento, dal momento che sia il pakistano sia la donna romena avevano partecipato alla falsificazione.
“Ringrazio i funzionari della Motorizzazione e gli agenti della Polizia locale per aver impedito ancora una volta a delle persone di farla franca – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani -. Non possiamo assolutamente tollerare comportamenti come questi. Grazie a sistemi tecnologici sempre più sofisticati e alla contraffazione, ci sono persone che cercando di aggirare la legge e guidare dei veicoli senza conoscere il codice della strada, mettendo di conseguenza in pericolo la sicurezza altrui”.